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Cibo, che storia!

Un po' di storia sulla chimica

  • Già ai tempi dell'uomo primitivo, la chimica rispondeva a un'esigenza di sopravvivenza e permetteva di estrarre i metalli dai minerali, o i medicamenti dalle piante. 
  • Con lo sviluppo delle civiltà e del pensiero, i filosofi iniziano a interrogarsi sul senso dei materiali e della materia, mentre nel V secolo dopo Cristo si afferma l'alchimia, ossia una pratica che aveva come obiettivo quello di trovare l'elisir di lunga vita e la pietra filosofale. 
  • Nel Seicento si pongono le basi scientifiche della chimica, grazie a Robert Boyle, che teorizza l'esistenza di particelle nella materia.
  • Padre della chimica moderna è Antoine-Laurent de Lavoisier, vissuto a fine Settecento, che ebbe il merito di dimostrare, grazie alla legge della Conservazione della massa, che la materia, durante una reazione chimica, non si crea e non si distrugge. 
  • Da qui in poi lo studio della chimica si affina, vengono via via definiti gli elementi della tavola periodica e vengono enunciate le leggi delle Proporzioni definite di Joseph Louis Proust e poi di John Dalton. Gli studiosi indagano i diversi aspetti della vita e della materia, che viene scomposta e analizzata in particelle sempre più piccole, sia dei viventi che dei non viventi.

Incredibili scoperte oggi diventate "commodity"

La chimica ha regalato incredibili scoperte-invenzioni: plastica, penicillina (antibiotico), ammoniaca, porpora anilina (il primo colorante di sintesi); nylon (una delle prime fibre sintetiche preparata a livello industriale), nastro adesivo, pneumatici, agrofarmaci, vernici, nuovi materiali superconduttori, led e oled, batterie ad alto rendimento al nichel o litio.

Cibo, industria alimentare e chimica, l’unione fa la forza

La Conservazione: a metà dell’Ottocento vengono sperimentati i trattamenti termici (pastorizzazione e sterilizzazione), grazie ai quali si possono ridurre i microrganismi patogeni degli alimenti, lasciando però inalterate le proprietà nutrizionali del cibo.
La praticità e trasportabilità: sempre a metà Ottocento, il tedesco Justus von Liebig inventa un modo per “concentrare” la carne in un estratto, mantenendone sapore e proprietà: nasce il primo dado da brodo.
L’ottimizzazione: ancora nell’Ottocento il chimico Hippolyte Mège-Mouriès crea la prima margarina (al tempo di origine animale, oggi prodotta con grassi vegetali). 
E poi ancora, in epoca recente, il miglioramento continuo delle condizioni igieniche; l’ideazione di materiali sempre più leggeri e performanti per il confezionamento; la produzione di cibi funzionali che consentono alle persone di migliorare la dieta quotidiana.

Un pò di Storia sulla chimica

L’ammoniaca e il settore alimentare

"L'ammoniaca ha sconfitto la fame": probabilmente è vero, perché questo composto chimico è alla base della produzione dei fertilizzanti. Da quando è stata sintetizzata ed è stata possibile la sua produzione industriale (1910), la scienza chimica ha potuto supportare le produzioni agricole nella fertilizzazione dei terreni, che hanno iniziato a garantire rese maggiori per ettaro. Dunque più cibo a disposizione.

Le tappe concettuali della storia dell'industria alimentare

  • Attraverso un processo industriale produco un alimento per un elevato numero di persone.
  • Lo proteggo confezionandolo.
  • Lo conservo, per un consumo successivo o per trasportarlo lontano dal luogo di produzione.
  • Invento prodotti similari, in modo da poter variare la produzione e cercare di ottimizzare tempi e costi.
  • Ascolto il consumatore e cerco soluzioni – basate sulle sue necessità – capaci di rispondere alle sue esigenze.

Nutrirsi consapevolmente

  • Conoscere cosa si sta mangiando, leggendo le informazioni in etichetta.
  • Fidarsi dell’industria alimentare, perché quello che producono è controllato, sicuro e regolato dalla legge.
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